di Christian Diociaiuti
“Io sono sempre pronto, non vedo l’ora di scendere in pista a Parigi, e poi di correre forte al Golden Gala. Su questa pista sarà incredibile. Sento la responsabilità di essere campione d’Europa”. Lo scorso anno a Firenze Lorenzo Simonelli era lontano, molto lontano, dal campione del mondo dei 110 ostacoli Grant Holloway. Dodici mesi dopo, tutto è cambiato, le distanze si sono ridotte e l’azzurro dell’Esercito può sognare in grande alle Olimpiadi e poi nella notte magica della Capitale. È lui stesso a ribadirlo, nella conferenza stampa di presentazione del Golden Gala Pietro Mennea allo stadio Olimpico, l’evento di lancio della serata delle stelle di venerdì 30 agosto, a tre settimane dalla fine dei Giochi: “Parigi è una fonte di ispirazione per me stesso: voglio dimostrare ciò che valgo. Gli Europei sono andati bene e ho modificato gli obiettivi per le Olimpiadi. Da ‘Re dei Pirati’ sono pronto a lottare per il tesoro. Sono felice di essere un’ispirazione per i più piccoli. Fisicamente sto molto bene, sono carico. A Parigi mi divertirò. Gli americani? Non sono distanti”.
Con Simonelli, a presentare il Golden Gala è Andy Diaz (Fiamme Gialle) il triplista che nella passata edizione ha trionfato al Ridolfi di Firenze con il record italiano di 17,75 e poi ha conquistato il secondo titolo consecutivo di campione della Diamond League. A Parigi debutterà in Nazionale: “Per la prima volta farò ufficialmente parte della squadra italiana, è una seconda vita. Felice di farlo alle Olimpiadi. Agli italiani dico: vi voglio tutti davanti alla tv a tifarci. E poi vi aspettiamo tutti all’Olimpico per il Golden Gala. Purtroppo non ho potuto saltare agli Europei perché non potevo ancora indossare la maglia azzurra, ho una ‘spina nel cuore’ per questo. Voglio dimostrare con i fatti che sono pronto a vincere e a saltare anche io 18 metri. Piacevole essere il favorito. Mi sento un esempio per chi come me vuole ricominciare da zero e inseguire i propri sogni, non solo nello sport”.
Stefano Mei, presidente FIDAL: “C’è una grande squadra, lo abbiamo visto nel weekend scorso con l’affermazione degli under 18 nel medagliere degli Europei. Per una serie di congiunture, è un momento d’oro per l’atletica. Il momento migliore. Per il Golden Gala torniamo a casa, dopo un anno a Firenze. Siamo a Roma, una città legata indissolubilmente alla grande atletica. Qui Mennea sfidava gli americani e spesso li ‘bastonava’. Torniamo dopo due mesi e mezzo da un campionato europeo da non credere, dove abbiamo superato ogni record e tre settimane dopo l’Olimpiade. Ci sarà Gianmarco Tamberi, oltre a tanti altri azzurri, e in generale avremo un parterre de roi. Il rapporto con Sport e Salute, nel Golden Gala, è centrale. Comune, Regione, Governo, Coni: con tutti i membri della Fondazione Roma 2024 è stata un’esperienza incredibile, spero ripetibile. A Roma con il Golden Gala avremo il meglio dell’atletica mondiale e spero di portare i nostri ragazzi felici dopo l’Olimpiade. Grazie a IP e tutti i partner. Sarà un Olimpico adatto all’occasione, venite tutti a vedere il Golden Gala!”.
Marco Sicari, meeting director: “La Rai diffonderà in tutto il mondo le immagini del Golden Gala. La tappa italiana della Diamond League sarà live dalle 21 alle 23 su Rai 3, recuperiamo lo slot orario del prime time. E recuperiamo la data storica del Golden Gala, uno scambio di date con gli Europei. Ci sono tutti i motivi per tornare ad avere un evento come da intuizione di Primo Nebiolo dopo Mosca ’80. Ai 30 atleti che annunciamo oggi, aggiungerei Stefano Sottile nella pedana dell’alto. Mi soffermo sui 400 metri: perché al vincitore sarà dato un premio speciale dedicato ad Andrea Barberi. Nei 1500 le grandi atlete internazionali e Nadia Battocletti che ha chiesto espressamente di essere su questa distanza. Non stiamo dando tutti i nomi, perché aspettiamo le Olimpiadi. E tra i nostri partner, vogliamo ricordare il sostegno al World Food Programme con la sua app Share The Meal. Torna lo staffettone 12x200 con il Palio dei Comuni per i nati dal 2010 al 2012. E poi il progetto Golden Gala In Comune rivolto ai cittadini di tutta Italia”.
Diego Nepi Molineris, amministratore delegato Sport e Salute: “Innanzitutto grazie ai gruppi sportivi militari, per il supporto agli eventi sportivi che abbiamo l’onore di gestire e il sostegno che danno agli atleti. Quest’anno abbiamo avuto una successione tutta al contrario: prima gli Europei, poi le Olimpiadi e il Golden Gala. Spero sia davvero tutto d’oro. Lo straordinario inizio degli anni ’80 del Golden Gala era la festa dopo le Olimpiadi. Spero che ci possa essere una festa all’Olimpico per celebrare i risultati dopo Parigi, per omaggiare gli sforzi dei protagonisti di questo straordinario sport. E perché tanti bambini possano emulare le gesta degli atleti. Sogniamo in maniera completa: tanti puntini che se vengono uniti, viene fuori un movimento che cresce. Una crescita che è veicolo sociale. Il Golden Gala c’è e ci deve essere, per uno sport che diventa sempre più di moda. E così crescerà il numero di sportivi e persone attive”.
Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi, sport, turismo e moda di Roma Capitale: “I numeri e i fatti hanno dimostrato che i grandi eventi hanno valenza per Roma, economica e sociale. Qualche numero: lo scorso anno 50 milioni di presenze. Ed è aumentato lo storico dato sulla permanenza media dei turisti, da 2,3 giorni a 4,1. Bene che il Golden Gala sia tornato a Roma. Non è un caso che, quando l’atletica ha grandi risultati, aumentino le iscrizioni. Impianti? Serve un vero e proprio piano Marshall”.
Mario Luciano Crea, presidente della commissione Cultura, spettacolo, sport e turismo della Regione Lazio: “Voglio rispondere all’appello degli sportivi. Anche la Regione è pronta. Lo abbiamo dimostrato con il sostegno agli Europei. Il Golden Gala ricorda Pietro Mennea, un grande sportivo, professionista con grandi doti umane. Gli effetti di questi eventi sono evidenti sul turismo. Lo sport è diventato un valore sociale, è entrato nella Costituzione. Da qui l’impegno costante e quotidiano delle istituzioni affinché si diffonda, dalla scuola, la cultura dello sport”.