di Marco Buccellato
Il Golden Gala Pietro Mennea 2016 regala il sussulto di un primato del mondo sfiorato da Almaz Ayana sui 5000 metri (14:12.59) e lo show di GianmarcoTamberi, terzo nell'alto con 2,30 e protagonista della serata dell'Olimpico davanti a una folla entusiasta di 37.727 spettatori. “Non so se il pubblico mi ama - le parole a caldo dell'iridato indoor di Portland - di certo io amo questo pubblico. Avrei voluto regalargli una grande misura, ma mancano ancora due mesi all'Olimpiade e ho ancora un po' di ruggine addosso. Rio è un'occasione troppo grande per non arrivarci al top della forma". A vincere è Bohdan Bondarenko con 2,33 mentre Marco Fassinotti è quinto con 2,27. Sul rettilineo romano Justin Gatlin realizza un poker di vittorie consecutive sui 100 (9.93), a 12 anni dalla prima volta, nel 2004. Con quella della Ayana, quattro in tutto le migliori prestazioni mondiali stagionali realizzate a Roma: Conseslus Kipruto sui 3000 siepi (8:01.41), Caster Semenya sugli 800 donne (1:56.64), Janeive Russell nei 400 ostacoli donne (53.96). Tra gli atleti più attesi del meeting, si registrano i successi di Wayde Van Niekerk sui 400 (44.19), Valerie Adams nel peso (unica ad avvicinare i venti metri con 19,69) e di Caterine Ibarguen nel triplo (14,78). Vittorie anche per Manangoi sui 1500 (3:33.96), Ameer Webb sui 200 (20.04), Greg Rutherford nel lungo (8,31), Orlando Ortega nei 110hs (13.22), RobertUrbanek nel disco (65,00), Elaine Thompson sui 100 donne (10.87), Sunette Viljoen nel giavellotto donne (61,95), Katerina Stefanidi nell'asta (4,75).
LA CRONACA DELLE GARE
Alto uomini - Gianmarco Tamberi è l'one man show del Golden Gala. Il campione del mondo indoor di salto in alto ha infiammato l'Olimpico ad ogni salto. Che sbagli o che riesca nell'impresa, suscita entusiasmo nel pubblico, che lo ama a ogni richiesta di sostegno e, nel suo caso mai fu più azzeccato, a ogni piè sospinto. Al debutto al Golden Gala, Tamberi è tornato oltre i 2,30, al secondo tentativo, dopo aver superato i 2,27 alla terza. A 2,33 si è arreso, è andato a prendersi gli applausi sotto la curva Sud e per poco la curva non veniva giù, un nugolo di fans scesi a bordo pista per ricambiare il saluto del campione del mondo e abbracciarlo. Detto questo, la gara è andata tecnicamente meglio rispetto all'esordio, e Tamberi ha perso il secondo posto a vantaggio del britannico Grabarz (2,30) per un solo errore in più. Ha vinto Bohdan Bondarenko, in questo momento il più costante tra gli specialisti di vertice, ancora con 2,33, A 2,37 ha provato due volte, e rinunciato alla terza. Marco Fassinotti ha finito al quinto posto con 2,27, con tre errori a 2,30. Mutaz Barshim, il primatista del Golden Gala, ha commesso due errori in più di Fassinotti, finendo sesto. Roma e l'Olimpico hanno chiamato l'assegnazione delle Olimpiadi 2024 grazie alla spettacolare coreagrafia che ha coperto la lunghezza dell'intero anello superiore delle due curve dello stadio. La scritta esposta, "WE WANT ROMA", è un bellissimo invito a riportare i Giochi Olimpici a Roma a sessantaquattro anni dalla bellissima edizione del 1960. Un auspicio condiviso da tutti i 37.727 spettatori presenti sugli spalti dell'Olimpico.
“Ad un pubblico come quello di stasera – le parole a caldo di Gianmarco Tamberi – avrei voluto regalare la grande misura, ma mancano ancora due mesi alle Olimpiadi e c’è ancora un po’ di ruggine da smaltire fra gli ingranaggi. È più che normale, quella di Rio è un’occasione troppo grande e tutto il resto passa in secondo piano, ai Giochi voglio farmi trovare al top. 2,30 va bene, è la misura che mi aspettavo con questo stato di forma”. L’iridato indoor di Portland ha fatto impazzire il pubblico della Curva Sud: “Non so se il pubblico mi ama, di certo io amo questo pubblico. Riesce a darmi una carica enorme, che non so descrivere. Me ne vado con questa sensazione addosso e con la consapevolezza di stare lavorando nel modo giusto: tra pochi giorni a Birmingham proverò a migliorarmi, ma è a luglio che avrò le vere risposte”.
5000 metri donne - L'urlo del decimo record mondiale nella storia del Golden Gala è rimasto strozzato in gola all'intero stadio, che ha accompagnato la magnifica cavalcata di Almaz Ayana lungo l'impresa, che è sembrata nelle corde dell'etiope fino a pochi metri dal traguardo. La campionessa del mondo ha costruito il ritmo da primato soprattutto nel terzo chilometro, lanciata dalla pacemaker kenyana Beatrice Chepkoech (5:41.61), dove è passata in un eccezionale 8:30.43, ben otto secondi e mezzo in meno rispetto al passaggio registrato in occasione del record mondiale di Tirunesh Dibaba (14:11.15). Alla campana, gli occhi sul display, la Ayana ha fatto salire ancora il ritmo per guadagnare un secondo, forse mezzo, tutto pur di arrivare al record, ma non ce l'ha fatta per un'inezia. Il 14:12.59 dell'Olimpico è la seconda miglior prestazione di sempre, il record del Golden Gala, il primato della Diamond League, ovviamente il miglior tempo del 2016. A oltre ventidue secondi Mercy Cherono, al personale nuovo di zecca in 14:33.95, terza l'altra kenyana Viola Kibiwot in 14:34.39. In sesta posizione, la turca ex-kenyana Yasemin Can ha stabilito la seconda prestazione europea all-time Under 23 in 14:37.61, che è anche il primato europeo stagionale.
100 metri uomini - Justin Gatlin atto quarto al Golden Gala, anzi, quinto. Il jet di New York City vince un bellissimo 100 metri in 9.93 (vento 1,0) a dodici anni di distanza dalla prima vittoria all'Olimpico, un filo che ha riannodato dal 2013 ad oggi con un poker ininterrotto di successi. Gatlin esce dall'esame romano con una azione tecnica ancora migliore di quella vista a Eugene e con il personale stagionale. Radente sull'arrivo, gli arriva a un centesimo Ameer Webb (9.94), già primo sui 200 ottanta minuti prima, che sfiora l'impresa a suon di record personale. Va sotto i 10.00 anche il primatista d'Europa Jimmy Vicaut (9.99), al record europeo stagionale. Dopo il traguardo, sorrisi e abbracci tra Gatlin e Webb, ampi gesti di ringraziamenti al pubblico, che ricambia abituato alle volate dell'americano. Un altro tassello è incastonato sulla lunga strada che porta a Rio. Il conto delle prestazioni sotto i 10 secondi nella storia del Golden Gala sale a ben ventinove.
100 metri donne - Altra gemma di Giamaica, velocissima, un furetto. Elaine Thompson riprende la statunitense Gardner e la brucia a dieci metri dal traguardo in 10.87 (vento 0,8), il quarto tempo dell'anno, un grande risultato se si tiene conto del clima della serata romana odierna. La Gardner, uscita raggiante da Eugene, è rimasta a cinque centesimi in 10.92, terza l'altra statunitense Pierre, la campionessa del mondo indoor sui 60, in 11.13.
Staffette 4x100 - Il quartetto maschile dell'Italia (Ferraro, Desalu, Manenti e Cattaneo) chiude secondo con un discreto 38.81 (miglior prestazione italiana stagionale) dietro gli olandesi (38.44) ma davanti ai francesi (38.87) con Jimmy Vicaut in ultima frazione. La formazione azzurra under 20 (Pettorossi, Fornasari, federici, Tortu) è sesta in 40.19. La squadra femminile ucraina vince la prova delle ragazze in 43.64, primato del Golden Gala, con Strohova, Bryzgina, Povh e Pohrebnyak. Le vincitrici hanno preceduto la Polonia (43.82) e l'Italia, terza in 44.05 (miglior prestazione italiana stagionale), ha schierato Draisci, Siragusa, Bongiorni e Hooper. Sesta l'Italia under 20 (44.95) con Dosso, Bonicalza, Niotta e Oki.
3000 siepi uomini - Uno due tre Kenia, è il quinto sucesso consecutivo dei keniani al Golden Gala, stavolta con Conseslus Kipruto, il più giovane del gruppo di vertice, che ha stabilito all'Olimpico il record mondiale stagionale in 8:01.41. Il record del mondo è stato frequenze dopo il primo mille ma già al secondo chilometro (5:20.32) l'impresa si era fatta difficile. Secondo, come spesso ultimamente, Jairus Birech in 8:11.39, tezo Paul Kipsiele Koech in 8:14.46. Assente Ala Zoghlami (CUS Palermo), fermato da un attacco febbrile.
Giavellotto donne - Con un inizio in crescendo la sudafricana Sunette Viljoen va in testa al terzo turno con 61,95 e non molla più la presa del successo, anche se con il lancio conclusivo la lettone Palameika ha fatto la barba alla misura della rivale piantando il giavellotto sul prato a soli tre centimetri (61,92). Nel giro di quaranta minuti, la Viljoen firma il terzo successo di atleti sudafricani al Golden Gala 2016. Terza la meno quotata delle tedesche presenti in pedana, la Hussong (61,21), Nessun'altra oltre i 60 metri, compresa la Obergfoll (quarta con 59,98) e la Spotakova primatista mondiale (sesta con 59,82), al rientro. Dodicesimo posto per Zahra Bani (Fiamme Azzurre) con 51,75.
400 metri uomini - Il secondo successo al Golden Gala per atleti sudafricani in dieci minuti lo firma il campione del mondo Wayde van Niekerk, che desta grande impressione per il tempo ottenuto, 44.19, secondo nella storia del Golden Gala, e per la bellezza del gesto tecnico. In rettilineo ha perso qualcosa dal grenadino Bralon Taplin, efficace nel gestire meglio le risorse lungo l'arco dei 400, secondo in 44.43, vicino al personale. Terzo Makwala, al miglior tempo dell'anno in 44.85. Per Matteo Galvan (Fiamme Gialle) esordio stagionale in 46.06 (nono), un tempo inferiore al minimo dei criteri di partecipazione ai campionati Europei di Amsterdam.
800 metri donne - Caster Semenya al terzo Golden Gala della carriera lascia un segno che l'Olimpico ricorderà a lungo. Guardinga come al solito nel primo giro, ha ripreso la testa a 120 metri dal traguardo e se n'è andata in beata solitudine scappando via alla burundiana Niyonsaba, oro mondiale indoor, non una qualsiasi. La differenza attuale tra la Semenya e le avversarie è simile a un abisso. In 1:56.64 ha eguagliato al centesimo il suo record mondiale stagionale stabilito il 22 maggio nella Diamond League di Rabat e mostrato ancora margini di progresso. La Niyonsaba ha chiuso seconda in 1:58.20, la britannica Sharp, oro europeo quattro anni fa, terza in 1:59.03. La miglior gara della stagione per il tripudio del competente pubblico dell'Olimpico, con ben sette atlete sotto i due minuti. La campionessa del mondo di Mosca 2013 Eunice Sum ha chiuso decima. Quinta l'iridata in carica Arzamasova.
1500 metri uomini - Per la quinta volta consecutiva del Kenia al Golden Gala è il turno di Elijah Manangoi (3.33.96), argento mondiale a Pechino 2015, che dopo Asbel Kiprop è il keniano numero due in circolazione. Più fresco di Silas Kiplagat, stasera quarto in 3:34.49 e ultimo vincitore all'Olimpico. Buoni riscontri in esito alla volata anche per Robert Biwott (3:34.21) e per l'australiano Ryan Gregson (3:34.27). A fianco di atleti di livello mondiale, Mohad Abdikadar (Aeronautica) ha chiuso quindicesimo ma in 3:38.74, secondo tempo della carriera a ventuno centesimi dal record personale, una prestazione al di sotto del minimo per l'Europeo di Amsterdam.
110 metri ostacoli - All'Olimpico la spunta il favorito Orlando Ortega, il cubano che, naturalizzato da troppo poco tempo spagnolo, non potrà gareggiare alle Olimpiadi. Vince in 13.22 (0,6) con bella azione pulita e resiste al ritorno del francese Pascal Martinot-Lagarde (13.29). Bentornato al britannico Andy Pozzi, terzo in 13.37, assente per molto tempo causa infortuni. Entrambi gli azzurri hanno corso entro il tempo richiesto per la partecipazione agli Europei di Amsterdam. Sesto Emanuele Abate (Fiamme Oro) in 13.83, settimo Lorenzo Perini (Aeronautica) in 13.90. Gara chiusa anzitempo per il francese Bascou e il cubano O'Farrill, finiti sul tartan dopo aver preso in pieno lo stesso ostacolo.
Asta donne - Le grandi altezze se le sono giocate le due specialiste greche, Stefanidi e Kiriakopoulou. Ha vinto la prima (4,75 come la connazionale) per il minor numero di errori in gara e perché meglio registrata tecnicamente e ppiù continua. Per la Stefanidi si tratta anche del primato personale all'aperto eguagliato. terza la campionessa mondiale 2015 Yarisley Silva con 4,60. Serataccia per l'iridata di .Daegu, la brasiliana Fabiana Murer, che ha trovato tre errori alla misura di ingresso a 4,50. Nona Sonia Malavisi (Fiamme Gialle) con 4.25
Lungo uomini - Il campione olimpico, mondiale e europeo, il britannico Greg Rutherford, vince all'Olimpico dopo quattro anni con un salto fotocopia dell'ultimo successo, 8, 31 (nel 2012 vinse con 8,32) e una volta di più si è dimostrato lo specialista più continuo. Nonostante la carriera costellata di successi, è il più affamato di vittorie. In testa da subito con 8,03, al secondo salto ha entusiasmato la Tribuna Tevere con 8,31, misura che stasera, per gli altri, è risultata fuori portata. Secondo il leader mondiale stagionale Goodwin con 8,19, terzo l'australiano Lapierre, argento mondiale all'aperto e indoor, con altri quattro atleti oltre gli otto metri. Gran bella gara, il pubblico si è divertito e anche gli atleti in pedana.
200 metri uomini - Ameer Webb è un gran bel duecentista e un personaggio simpatico. Dopo la vittoria in 20.04 (vento 0,6) lo statunitense ha empatizzato con il pubblico, lanciando in curva il mazzo di fiori destinato ai vincitori, ricevendo calorosi applausi. Nella fase lanciata è stato più fluido del francese Lemaître, uno dei migliori interpreti del mezzo giro di pista dal punto di vista estetico (quarto in 20.27). Gara di spunti tecnici rilevanti, con il canadese Aaron Brown secondo in 20.24 e il panamense Alonso Edward terzo in 20.25. In condizioni climatiche più conformi all'inizio di giugno, il "meno-20" non sarebbe certamente mancato. Eseosa Desalu (Fiamme Gialle) è partito dalla prima corsia, correndo una buona curva, poi ha perso brillantezza nel rettilineo e ha chiuso ottavo in 20.86, a sei centesimi da Trayvon Bromell, bronzo a Pechino sui 100 metri e primatista mondiale under 20 sulla distanza breve.
400 metri ostacoli donne - Sul traguardo arriva il record mondiale stagionale della giovane giamaicana Janeive Russell in 53.96, un centesimo meglio del 53.97 della statunitense Moline, oggi ottava, ma il pubblico ha tributato applausi e sostegno anche a Marzia Caravelli (Aeronautica), attesa al primo confronto internazionale della carriera sui 400 ostacoli. L'avvio dell'azzurra è stato promettente, poi ha perso la frequenza in prossimità del settimo ostacolo e per lei la gara è finita. L'altra italiana, Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), è giunta settima in 57.24. Sul podio del Golden Gala fanno compagnia alla Russell la sudafricana Wanda Nel-Theron (54.61, suo miglior tempo dell'anno) e la britannica Eilidh Doyle-Child (54.81). Sesta l'altra giamaicana Spencer, che al Golden Gala vantava due successi.
Triplo donne - Anche la colombiana due volte oro mondiale Caterine Ibarguen si conferma regina del Golden Gala, bissando la vittoria del 2014, ma la strada è stata in salita, perché dopo un primo turno da 14,28 e un nullo ha rischiato di chiudere anzitempo la gara. La zampata della campionessa èl'ha assestata al terzo turno, planando a 14,64, con reciproci applausi tra lei e il pubblico. Alla ricerca dei 15 metri, altri due salti nulli e la chiusura a 14,78 (-0,1). Seconda è la campionessa olimpica Olga Rypakova con 14,51 (0,7), terza la giamaicana Shanieka Thomas con 14,46 (1,5). Solo settima la campionessa mondiale indoor Rojas con 14,09, alla prese con assestamenti di carattere tecnico. Le azzurre: nona Dariya Derkach (Aeronautica) con 13,69 (-0,7), decima Simona La Mantia (Fiamme Gialle) con 13,54 (1,5).
100 metri uomini serie B - Un abisso di quasi tre decimi tra il campione d'Europa in carica, il britannico James Dasaolu, e la concorrenza. Dasaolu vince in 10.11 (vento 0,4) davanti ai due olandesi Bockarie (10.40) e Van Lujik (10.41).
100 metri donne serie B - Bella e fluida la volata di Gloria Hooper (Forestale) che precede atlete con personali inferiori al suo e vince in 11.38 (vento 1,0) guadagando gli applausi del pubblico del Golden Gala. L'azzurra supera l'olandese Jamile Samuel e la canadese Kimberly Hyacinthe. Irene Siragusa (Esercito) è quarta in 11.56, Audrey Alloh (Fiamme Azzurre) settima in 11.68 e Martina Amidei (Aeronautica) ottava in 11.73.
Peso donne - Valerie Adams segna il tris di vittorie consecutive all'Olimpico. La tribuna e la curva sostengono con entusiasmo la neozelandese, una beniamina del pubblico romano. Alla vittoria di stasera, la Adams ha accoppiato anche la sua miglior prestazione stagionale di 19,69 e la serie di più alto livello (19,46-18,95-19,69-19,63-19,52-19,56) dal rientro dopo l'intervento chirurgico di fine 2014. Ampio margine, in centimetri, sulla seconda, l'ungherese Anita Marton (18,98) e sulla terza, la bielorussa Dubitskaya (18,38): Chiara Rosa chiude decima con un 16,61 iniziale seguito da due lanci nulli.
800 metri serie B donne - L'etiope Tigist Assefa vince nettamente in 2:00.84 sulla polacca Cichocka (2:01.30) e sulla marocchina Akkaoui (2:01.45). Quarta, con la miglior prestazione italiana stagionale e entro i criteri di partecipazione agli Europei di Amsterdam, Yuneysi Santiusti in 2:01.82. Settima Irene Baldessari in 2:04.46. La primatista italiana under 20 Marta Zenoni è caduta a 350 metri dal traguardo a causa di una chiodata e non ha concluso la gara.
Le gare Under 20 - Sui 1500 metri uomini vince Pietro Riva (Fiamme Oro), il campione europeo under 20 dei 10000 metri, in 3:46.98 su Lorenzo Casini (3.47.81) e Abdellah Zahouan (3:49.37). Sesto in 3:52.70 Yohanes Chiappinelli (Carabinieri), oro europeo under 20 dei 3000 siepi. Nei 100 metri uomini successo di Nicholas Artuso in 10.65 (vento nullo) su Hillary Wanderson Polanco Rijo (10.70) e Jamie Steve Dave Abe (10.86). Sugli 800 metri donne vince Elena Bellò, che ha condotto la gara dal primo giro, in 2:06.29 su Chiara Ferdani (2:08.44) e Gaia Tarsi (2:09.36). Infine i 100 donne sono andati a Emma Girardello (12.01, vento 0,5) su Eleonora Iori (12.01, divise da millesimi) e Julia Vikyoria Calliari (12.08).
Disco uomini - Il campione olimpico Robert Harting apre la stagione olimpica con un terzo posto al Goilden Gala e un miglior lancio di 63,96. L'ultima prova disponibile (lancio nullo) non gli consente di bissare il successo di due anni fa. Il pubblico sostiene e incoraggia il tedesco, alla ricerca delle miglior condizione dopo i problemi a un ginocchio, ma dalla gabbia del disco esce vincitore il polacco Robert Urbanek, bronzo a Pechino 2015, con 65 metri esatti davanti ai sudafricano Hogan (64,03). Deludono il campione del mondo polacco Malachowski, escluso dai lanci di finale del nuovo regolamento, appena sesto con 63,23, e l'argento iridato Milanov, decimo con 60,13. Undicesimo Federico Apolloni (Aeronautica) con 57,51 (serie: 54,66-57,51-55,99).
100 metri paralimpici donne - Doppietta targata UK con vittoria di Sophie Kamlish in 13.36 (vento 0,9) davanti a Laura Sugar (13.58). Dal terzo posto in poi le atlete italiane: Nell'ordine, Maria Lyle (14.12), Federica Maspero (14.49), Oxana Corso (15.27), e Alina Alexandra Simion (15.73).
Master, record europeo di Mario Longo - Festa all'Olimpico per il primato europeo M50 di Mario Longo, azzurro della velocità e bronzo con la 4x100 agli Europei di Spalato 1990. Longo ha vinto in 11.13 (vento -0,3), esultando dopo il traguardo, migliorando il primato del francese Dupyu (11.29). Dietro di lui, Alberto cipriani (11.43) e Alfonso De Feo (11.57). Record italiano M50 sugli 8000 metri di Francesco D'Agostino, giunto secondo in 2:02.82, crono che migliora il 2:03.17 ottenuto a Pavia il 14 maggio. la vittoria è andata a Riccardo Lerda (2:02.46), terzo Stefano Avigo (2:05.80). Nei 100 donne vittoria di Lucilla Fiori in 13.27 (-0,4) su Miriam di Iorio (13.35), entrambe componenti della staffetta 4x200 W45 oro europeo indoor, e Simona Nacchi (13.39). Sugli 800 metri femminili vittoria di Lucia Pollina. La medaglia d'argento negli 800 W40 agli Europei indoor si è imposta in 2:16.72 su Simona Prunea (2:23.25) e Cinzia Zugnoni (2:27.53). Nella staffetta 4x100 mista (due uomini e due donne) vince la Romatletica Footworks (Sanna, Marino, Cicchetti, de Feo) in 49.03 sulla Atletica Virtus castenedolo (50.31 con Pasini, Pasini, Fausti, Comper) e S.S. Vittorio Alfieri Asti (50.73 con S.Giulivi, A.Giulivi, Amerio, Merlo).
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