Trent’anni fa il Golden Gala ebbe in sorte una guerra stellare che cambiò il senso della storia: fu l’ultimo sussulto della scuola francese, fu la definitiva presa di potere di quella sovietica. O è meglio dire ucraina. Questa supremazia sarebbe durata per quasi tre decenni, per conoscere il suo termine - ironia del caso - a Donetsk, ad opera di un francese che per complessione fisica è scontato definire folletto: Renaud Lavillenie. L’Olimpico e il suo meeting come crocevia per i saltimbanchi dell’atletica: il 1° agosto 1983 a Thierry Vigneron, detto Tin Tin, pettinatura da paggio di Francesco I, furono necessari sei salti, tre alla quota topica, per aggiungere un centimetro al record mondiale di Pierre Quinon, stroncato tre anni fa da una malattia che non perdona – la depressione – e che invita a gesti estremi. Per Thierry, primo oltre i 5,80, era il quarto record del mondo. Sergei Bubka non era ancora entrato in scena, lo fece di lì a pochi giorni a Helsinki, a 19 anni e mezzo, conquistando la corona mondiale in fondo a un competizione dura, dopo aver convinto il ct igor Ter Ovanesian in un test a porte chiuse allo stadio di Leningrado dove il mito racconta avesse superato quote mostruose.
L’asta stava cambiando, stava preparando ascensioni degni del tempo dei fratelli Mongolfier, stava soprattutto per assegnare una corona imperiale. Da zar di tutte le aste. L’inverno ’84 di Sergei fu proficuo; la tarda primavera e l’estate, travolgenti: 5,85, 5,88, 5,90. La politica dei piccoli passi, centimetro dopo centimetro, non era ancora stata adottata. Il 31 agosto, come sull’affiche di un grande incontro di pugilato, il Golden Gala offriva Vigneron versus Bubka. Il match non deluse le attese: l‘uno e l’altro puntarono al ko e, anticipando il finale, è consentito azzardare che Bubka ebbe la meglio nettamente, ma ai punti, senza atterramento. Tiene bene anche la metafora della spericolata mano di poker per quei due “passi” che Sergei concesse in altrettanti momenti intricati.
In questi casi, rivedere salto dopo salto è la miglior chiave per tornare a trasmettere le emozioni provate dal pubblico e la tensione di chi, oltre le 22, opportunamente sollecitato, doveva dettare qualcosa al giornale. Bubka saltò 5,60 alla seconda, come Vigneron a 5,70. A 5,81 Sergei fallì e decise di tenere due salti a 5,84. Thierry scavalcò alla seconda, Bubka lo imitò. Alle 22,40 Tin Tin ricadde festante sui sacconi: 5,91, record del mondo, il quinto della sua vita per via aerea. Bubka fallì, disse che a quella quota poteva bastare e passò a 5,94. Vigneron si sedette non lontano dalla zona d’atterraggio, fumò una Gauloise (a quel tempo si poteva…), attese. Alle 22,40 un lungo bramito del pubblico salutò l’impresa di Sergei che decise che una serata del genere doveva essere celebrata sino in fondo: tre assalti a 6,00 (“teniamo ancora aperta la pagina?” ruggivano dalle redazioni) che in quel momento sembrava una frontiera proibita. Sarebbe stata varcata meno di un anno dopo a Parigi, alla vigilia della festa nazionale francese.
BIGLIETTI - Prosegue la corsa ai biglietti per il Golden Gala "Pietro Mennea" - in programma il prossimo 5 giugno allop Stadio Olimpico di Roma - che possono essere acquistati nei punti vendita di TicketOne, Ticketing partner del Golden Gala 2014, e sul sito della compagnia, all’indirizzo <link http: www.ticketone.it>www.ticketone.it (nella sezione sport, o cercando Golden Gala nel motore di ricerca interno al sito). Questi i prezzi dell’edizione 2014 (al netto dei diritti di prevendita): Monte Mario Arrivi: 40,00 Euro; Monte Mario Partenze: 20,00; Tribuna Tevere, Distinti Arrivi: 15,00; Curve e Distinti (esclusi i Distinti Arrivi): 5,00. In più, è attiva anche la biglietteria del Foro Italico, a Roma (viale delle Olimpiadi 61, ex Ostello: apertura dal lunedì al venerdì, 10:00-13:00, 14:00-17:00).
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APP - Quest'anno seguire l'avvincente spettacolo della IAAF Diamond League, compreso il Golden Gala “Pietro Mennea” del 5 giugno a Roma, sarà un’esperienza ancora più interattiva e coinvolgente. E’ stata, infatti, lanciata un'apposita "App" per iPhone e smartphone Android disponibile via AppStore (nome: Diamond Lge - <link https: itunes.apple.com us app diamond-lge>LINK) e Google Play (nome: Diamond League - <link https: play.google.com store apps>LINK). L'applicazione - sviluppata da OMEGA, cronometrista ufficiale della IAAF Diamond League - avrà varie interessanti funzionalità, in primis quelle di accedere a programma orario, risultati live, notizie, foto e highlights video di ciascuno dei 14 meeting che compongono il circuito. Senza dimenticare la possibilità di monitorare le classifiche delle singole Diamond Race nel corso di tutta l'edizione 2014 che culminerà con le finali di Zurigo (28 agosto) e Bruxelles (5 settembre).
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29 May, 2014