Quando salta "Roi" Lavillenie tutto può succedere. Il 4 giugno, l'olimpionico torna al Golden Gala Pietro Mennea con l'intenzione di confermare l'incredibile ruolino in IAAF Diamond League: è l'unico atleta al mondo ad aver vinto tutte le edizioni. Due anni fa uscì sconfitto dal meeting romano ad opera del tedesco Holzdeppe, laureatosi poi campione del mondo a Mosca. Una delle gare con più medaglie in pedana. Oltre al big francese e al tedesco, sono attesi l'ex-iridato Wojciechowski e il campione mondiale indoor Filippidis. Con il Lavillenie visto a Eugene (6,05!) è possibile l'ennesimo exploit.
RECORD ALL'ASTA - Salto con l’asta, saut à la perche, pole vault, stabhochsprung: su nove record del mondo offerti dal Golden Gala, quattro vengono dalla specialità dell’ascensione: la percentuale-padrona è appena al di sotto del cinquanta per cento. La prima scalata di Thierry Vigneron, 5,83, ha la data del 1983, quella doppia di Tin Tin e di Sergei Bubka porta quella di un anno dopo, il contributo femminile, a cura di Yelena Isinbayeva è del 2008. Ora tocca a Renaud Lavillenie che con il volo di Eugene ha portato a 14 i suoi sconfinamenti oltre i 6 metri, secondo solo allo zar ucraino. Sarebbero 15 non gli fosse stato annullato, per vizi regolamentari, il 6,07 degli Euroindoor 2013 di Goteborg. Dieci misure sono state realizzate al coperto, tre all’aperto. La specialità compare 23 volte nelle edizioni del meeting: sovietici diventati russi e ucraini hanno messo assieme 11 successi (6 Bubka, 3 di seguito Maksim Tarasov, 1 Grigori Yegorov e Piotr Bochkarev), i francesi ne contano 7 con Vigneron a quota 3, Renaud Lavillenie a 2, Jean Bellot e Romain Mesnil a 1. Mesnil vinse con la seconda miglior misura nella storia del meeting, 5,92, davanti a Giuseppe Gibilisco, 5,82. Era l’11 luglio 2003 e il siracusano, novello Archimede, stava per inventare qualcosa di clamoroso: un azzurro campione del mondo di salto con l’asta. Sarebbe capitato di lì a meno di cinquanta giorni allo Stade de France di St Denis. All’Olimpico Lavillenie si è fatto vedere in tre occasioni: ha vinto nel 2011 nel 2012 con 5,82. Ha saltato quattro centimetri di più due anni fa ma cedendo il successo al tedesco Rafael Holzdeppe, 5,91 a conferma della miglior stagione del tedesco del Palatinato (di radice africana), culminata con il titolo mondiale di Mosca. A parte la corona mondiale all’aperto, Lavillenie, grande appassionato di rugby e tifoso del Clermont Auvergne (era in panchina nella finale della Champions, persa dagli alverniati contro il Tolone), ha più decorazioni che un maresciallo di Francia del tempo di Napoleone. In più, porta addosso la Gran Croce che tocca a chi ha saputo elevarsi più in alto di tutti: 6,16, a casa di Bubka, record mondiale assoluto. E’ lo spunto che può introdurre un argomento frizzante quanto l’aria che si può respirare a quelle quote.
FRATELLI - Dopo i Flying Bubka Brothers, il Barnum dell’atletica sta offrendo un nuovo numero di acrobati volanti: Les Freres Lavillenie. Per il momento i numeri dicono che i “germani” ucraini mantengono un piccolo margine di vantaggio: sommare 6,15 a 5,86 significa ottenere 12,01 contro 6,16+5,80 per un totale di 11,96. In ogni caso, le due coppie minacciano un davanzale affacciato al terzo piano. Solo cinque centimetri per l’egalitè, solo sei per cantare da Galletti con ali da aquila. Fosse riuscito a Renaud la scalata a 6,21, nel magico giorno di Donetsk, la parità sarebbe già stata raggiunta. Accoppiate diverse: i Bubka erano grandi e grossi; I Lavillenie sono magri (Renaud) o decisamente bassi: Valentin non raggiunge gli 1,70 e in una classifica dei piccoletti ha superato Kjell Isaksson e si è lanciato in un testa a testa con Philippe Collet, folletto che in aria sapeva offrire numeri mirabili. Diverse anche gli inizi: dei Bubka il primo a frequentare la pedana è stato Vasili, sino a quando Vitali Petrov convinse anche il minore a provare a correre con un’asta tra le mani: “Ti piacerebbe fare quel che fa tuo fratello?”. “Non so, io vengo a vederlo. Ma se lei insiste…”. Insieme andarono lontano. O meglio, in profondi e lontani spazi. La storia dei Lavillenie è diversa, scandita da un padre che aveva la fissa e che costruiva primitivi ritti per le scalate di Renaud in campagna, nella natia Charente Maritime, o sulla spiaggia, battuta dall’Atlantico, prima del trasferimento nel centro dell’Esagono e del definitivo affrancamento da una figura che cominciava a diventare ingombrante.
E se alla base delle ascensioni dei Bubka Brothers c’è un teorico – Petrov – che bene ha saputo calarsi nella pratica, per il miracolo Lavillenie fa la sua comparsa un alverniate di solida razza: Philippe D’Encausse, oggi 48enne, è figlio di Hervé, uno degli avversari di Renato Dionisi e anche uno dei fondatori della scuola francese, in grado di generare un erede – Philippe, appunto – che riusci ad avere accesso al club dei primi otto in una finale olimpica, quella di Seul ’88. Con Philippe, Renaud, atleta del 2014 per il referendum Iaaf, è cresciuto senza montare in chili, sino ad inerpicarsi al record mondiale assoluto nella combinata indoor-outdoor. Tra i due fratelli francesi, 36 centimetri di differenza quanto a quota superata. Più vicini gli ucraini: 29 centimetri dividono Vasili (che fu secondo, dietro al fratello, agli Europei dell’86 a Stoccarda) da Sergei, meglio conosciuto come lo zar di tutte le aste. Attesi sviluppi, sin da questa stagione. Qualcuno è già arrivato dall’Oregon.
6 METRI - Sergey Bubka guida e continuerà a guidare per un bel pezzo la lista di chi è stato capace di lasciarsi alle spalle un’asticella piazzata a 6 metri - e oltre - in ben più di un’occasione. L’ucraino di Voroshilovgrad, oggi Lugansk, può stendere sul tavolo, tra gare indoor e all’aperto, 46 prestazioni, con due competizioni nel corso delle quali il muro è stato superato due volte. Le gare perfette portano le date del 17 marzo 1990 (Donetsk, 5,75, 5,90, 6,05), del 15 marzo 1991 (San Sebastian, 5,71, 5,91, 6,10), del 19 marzo 1991, appena quattro giorni dopo (Donetsk, 5,70, 5,90, 6,11) e del 19 settembre 1992 (Tokyo, 5,60, 5,80, 6,13): tutte risolte con tre salti alla prima prova, il massimo risultato con il minimo sforzo. Renaud Lavillenie, primatista del mondo assoluto con il 6,16 scavalcato a casa dello zar, ha conquistato, con ampio margine, il secondo posto.
Tutte le ascese a 6 metri
Sergei Bubka Urs/Ukr 46
Renaud Lavillenie Fra 14
Jeff Hartwig Usa 8
Rodion Gataulin Urs/Uzb 7
Maksim Tarasov Rus 7
Steve Hooker Aus 5
Brad Walker Usa 3
Okker Brits Saf 3
Dmitri Markov Blr/Aus 2
Tim Lobinger Ger 2
Igor Trandenkov Rus 1
Tim Mack Usa
Yevgeni Lukyanenko Rus 1
Bjorn Otto Ger 1
Toby Stevenson Usa 1
Paul Burgess Aus 1
Jean Galfione Fra 1
Danny Ecker Ger 1
Tutti i salti di Renaud Lavillenie oltre i 6 metri
6,16i Donetsk 15/2/2014
6,08i Bydgoszcz 21//1/2014
6,05 Eugene 30/5/2015
6,04i Rouen 25/1/2014
6,04i Praga 3/3/2015
6,03i Parigi-Bercy 5/3/2011
6,02 Londra 27/7/2013
6,02i Berlino 14/2/2015
6,01 Aachen 5/9/2012
6,01i Goteborg 3/3/2013
6,01i Nevers 6/2/2015
6,01i Aubiere 22/2/2015
6,01i Donetsk 157272014
6,00i Rouen 24/1/2015
Annullato
6,07i Goteborg 3/3/2013
ROMA CORRE AL GOLDEN GALA CON RUNFEST - Il Golden Gala Pietro Mennea quest'anno comincia di corsa. L'appuntamento con il meeting internazionale di atletica è per giovedì 4 giugno allo Stadio Olimpico di Roma, ma già da martedì 2 nel vicinoStadio dei Marmi scatterà la RunFest. Sarà una vera e propria festa dell’atletica e della <link http: www.runcard.com>Runcard con un fitto programma di iniziative focalizzate sull’universo del running e declinate anche attraverso il Trail, il Nordic Walking e il Fit Walking. Spazio all’approfondimento con interessanti seminari dedicati all’alimentazione, ai corretti stili di vita e all’impiantistica. Una tre giorni per tutti e per tutte le età con la possibilità - tra corse, salti e lanci - di sperimentare in prima persona alcune specialità dell'atletica. Non mancheranno simpatici momenti di intrattenimento pensati anche per i più piccoli, oltre alla possibilità di poter assistere da una prospettiva assolutamente privilegiata agli allenamenti dei big del Golden Gala. E poi i runners potranno mettersi alla prova con l’Alba Race e il Giro dei Ponti in notturna (3 giugno) preceduti da uno speciale Trail ambientato su Monte Mario (2 giugno). Per chi possiede già la Runcard sono previsti sconti speciali per i biglietti del Golden Gala. Per usufruire dei prezzi speciali occorre presentare la Runcard al botteghino il giorno dell’evento sino ad esaurimento dei biglietti in promozione. Il programma dettagliato della tre giorni è consultabile al seguente LINK: <link http: www.fidal.it upload files runfest2015_programma.pdf>PROGRAMMA E ORARI
BIGLIETTI – Continua la corsa ai biglietti per il Golden Gala Pietro Mennea - in programma il prossimo 4 giugno allo Stadio Olimpico di Roma - che possono essere acquistati nei punti vendita di TicketOne, Ticketing partner del meeting della Capitale, e sul sito della compagnia, all’indirizzo <link http: www.ticketone.it>www.ticketone.it (nella sezione sport, o cercando Golden Gala nel motore di ricerca interno al sito). Questi i prezzi dell’edizione 2015 (al netto dei diritti di prevendita): Monte Mario Arrivi: 30,00 Euro; Monte Mario Partenze: 20,00; Tribuna Tevere, Distinti Arrivi: 15,00; Curve e Distinti (esclusi i Distinti Arrivi): 5,00. In più, è attiva anche la biglietteria del Foro Italico, a Roma (viale delle Olimpiadi 61, ex Ostello: apertura dal lunedì al venerdì, 10:00-13:00, 14:00-17:00).
PER LE FAMIGLIE - Ingresso gratuito al Golden Gala per i ragazzi fino ai 14 anni accompagnati da un genitore pagante. Il giorno del meeting per i bambini dai 2 agli 8 anni sarà a disposizione il servizio kindergarten nel settore Monte Mario Partenze.
TV - Il Golden Gala Pietro Mennea sarà trasmesso in diretta dalle 20 alle 21 su RaiSport 1 e dalle 21 alle 22:30 su Rai 3.
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