Ancora 24 ore e poi sarà lo Stadio Olimpico di Roma sarà attraversato dalle sfide del Golden Gala Pietro Mennea, edizione numero 34. "Il Golden Gala di quest'anno - dichiara il presidente FIDAL AlfioGiomi nel corso dell'odierno incontro con i media presso l'ATA Hotel Villa Pamphili - sarà un gran bello spettacolo per i veri appassionati di atletica e non solo. In pista non vedremo un'unica stella, ma tanti protagonisti in ogni gara. E poi un presenza consistente di azzurri con 24 atleti italiani per i quali Roma sarà una tappa utile per avere già delle risposte in ottica Europei di Zurigo". "Stiamo vivendo un periodo molto intenso - aggiunge il numero uno della Federatletica - con tanti eventi che si susseguono a livello nazionale e internazionale come gli imminenti Tricolore Junior e Promesse di Torino (6-8 giugno, ndr) con 1500 atleti seguiti dai Campionati del Mediterraneo under 23 di Aubagne in Francia (13-15 giugno, ndr). In funzione di questo il calendario ha, quindi, dovuto fare i conti con delle scelte obbligate. Mi piace, però, sottilineare i bei risultati della Nazionale Allievi che ai Trials Europei di Baku si è qualificata con ben 17 atleti per i prosssimi Giochi Olimpici giovanili di Nanchino. Segno del grande lavoro portato avanti dal DT Stefano Baldini"."Abbiamo lavorato - le parole del Meeting Directord, LuigiD'Onofrio - per allestire un grande meeting. Le premesse ci sono tutte con un cast è di valore assoluto. E' in continua evoluzione la vicenda degli atleti keniani in attesa di autorizzazione da parte della loro Federazione che li vorrebbe in patria per i Trials dei Giochi del Commonwealth (il via libero è poi arrivato in mattinata e così domani sera Asbel Kiprop, Eunice Sum e Collins Cheboi saranno regolarmente al via, ndr). All'Olimpico ci aspettiamo oltre 30.000 spettatori, ma confidiamo nel grande calore di cui è capace pubblico romano".
Madrina del Golden Gala Pietro Mennea è Miss Italia 2013Giulia Arena che domani scenderà in pista allo stadio Olimpico, insieme a cinque Miss Sport, per rendere omaggio a Pietro Mennea la cui storia, di uomo e atleta, è caratterizzata da un comune denominatore: tagliare traguardi e proiettarsi alla successiva sfida, considerare ogni successo, piccolo o grande che sia, un semplice punto di partenza anziché d'approdo. La partecipazione di Miss Italia ha questo significato: "Sostenere il concetto di sport come laboratorio morale in cui si possono imparare regole applicabili al benessere fisico, alla salute, alla non violenza e al rispetto dell'altro". "Essere qui - spiega Giulia Arena - è per me un grandissimo onore. Mai avrei pensato ad una vicinanza così diretta a grandi atleti e condividere con loro una giornata fantastica di sport, in memoria di un grande atleta, che il mondo ci ha sempre invidiato".
Justin GATLIN (USA, 100 metri): “Dopo tanti anni ormai sono abituato a viaggiare a lungo e in largo con lo zaino in spalla. L'unico problema a volte è solo quello di smaltire il fuso orario. Le prime uscite di questa stagione (SB 9.87 a Pechino e 9.76 ventoso a Eugene, ndr) dicono che sono in buona condizione. Ora mi diverto di più a correre rispetto all'inizio della mia carriera. Bolt è un punto di riferimento e quando in pista c'è un campione come lui, provare a stargli spalla a spalla è qualcosa che entusiasma molto anche il pubblico.
Per quello che mi riguarda devo solo pensare a restare concentrato per quei 9 secondi e poco più che dura la mia gara. Altrimenti una grande notte può diventare una notte orribile”.
Lashawn MERRITT (USA; 400): “Sono davvero felice di essere tornato a Roma e non vedo l’ora di gareggiare. Ho corso molto bene nell’ultima tappa della Diamond League, ad Eugene dove sono sceso al di sotto dei 44 secondi. Mi sento in forma, e spero anche che il meteo romano ci aiuti. Il viaggio dagli Stati Uniti è stato lungo e devo abituarmi al fuso orario, ma ho viaggiato per tanti anni in tutto il mondo e ormai sono allenato anche a questo. La cosa più importante p essere pronti al testa a testa contro i migliori atleti al mondo e offrire un grande spettacolo al pubblico, far divertire le tante persone che verranno a vederci. Ho sempre amato correre a Roma, di fronte a un pubblico speciale e in una città meravigliosa”.
Christophe LEMAITRE (FRA, 200): “Mi aspetto di arrivare vicino ai 20 secondi: sono in buona forma, mi sono allenato molto bene. Per me il Golden Gala sarà un test molto importante in vista dei Campionati Europei di Zurigo, dove correrò 100, 200 metri e la 4x100. La nostra staffetta francese ha tutte le potenzialità per fare molto bene”.
Brianna ROLLINS (USA, 100hs): “Sarà la mia prima volta a Roma, e voglio ben figurare nel confronto con Sally (Pearson ndr). Credo che il testa a testa servirà ad entrambe per spronarci ancora di più, e correre un grande tempo al Golden Gala”.
Sally PEARSON (AUS, 100hs): “Quella di domani sarà la mia prima gara ad alto livello dai campionati australiani dello scorso aprile. La cosa più difficile, quando si è atleti a questi livelli, è reagire agli infortuni, gestire il recupero nel modo giusto. Io a volte mi scoraggio, sono molto autocritica. A volte è davvero difficile restare sereni, ma amo moltissimo quello che faccio. Ieri pomeriggio allo stadio dei Marmi ho allenato e dato qualche consiglio ad alcuni ragazzini italiani: la cosa più importante è che i giovani imparino a divertirsi quando fanno atletica. Io ho iniziato durante la ‘high school’ (scuole superiori ndr), all’inizio con gli ostacoli più bassi sino ad arrivare a quelli più alti”.
Valerie ADAMS (NZL, peso): “L’ultima volta che ho gareggiato qui è stato nel 2012, appena prima dell’Olimpiade di Londra. Roma mi ha davvero portato fortuna, quella è stata l’ultima estate in cui sono riuscita a lanciare oltre i 21 metri. Qui troverò ancora una volta una mia grande avversaria, la tedesca Christina Schwanitz. Purtroppo però non avrò tempo per fare shopping, la mia grande passione. Ma la vita degli atleti è tutta fra gli hotel e gli aeroporti, dopo Roma andrò a Marrakesh e New York. Io ho scelto il peso a 14 anni e la mia prima gara internazionale sono stati i Campionati Mondiali Allievi in Polonia nel 1999: lì è scattata la molla che mi ha spinto verso il mio futuro.
Mi piace l’atletica perché preferisco gli sport individuali, dove tutto dipende da te e non hai responsabilità o non sei influenzato dai tuoi compagni di squadra”.
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04 Giugno, 2014