I big del Golden Gala Pietro Mennea hanno animato la mattinata di conferenze stampa per la 39esima edizione del meeting, la quarta tappa italiana del circuito IAAF Diamond League che sarà di scena domani sera, giovedì 6 giugno, allo stadio Olimpico di Roma. Introdotto dal presidente FIDAL Alfio Giomi e dal Meeting Director Luigi D’Onofrio, l’incontro con la stampa ha visto come protagonisti gli azzurri Filippo Tortu e Gianmarco Tamberi, insieme a tanti campioni dell’atletica mondiale. Spazio alle velociste dei 100 metri, la britannica Dina Asher-Smith e l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou, alla mezzofondista britannica Laura Muir (1500 metri) e alla statunitense Brittney Reese (lungo). Poi le regine dei salti, ancora una volta l’una contro l’altra sulla pedana dell’asta, Katerina Stefanidi e Sandi Morris, e lo statunitense Rai Benjamin, specialista dei 400 ostacoli.
Noah Lyles (Stati Uniti, 200 metri): “Shock the world again! A essere onesto non so cosa aspettarmi, sono rimasto impressionato anch’io del mio 9.86 di Shanghai, e sono a Roma per spaccare ancora. I Mondiali di Doha? Per ora voglio concentrarmi sui 200, più che sui 100 metri. Ritrovo Filippo Tortu dopo tre anni dai Mondiali under 20 di Bydgoszcz: ero preoccupato per i giamaicani e fui sorpreso che il secondo classificato fosse un italiano. Da allora la mia meccanica di corsa è migliorata, sono cresciuto tanto ma considero questa distanza ancora una sfida per me, per questo sono curioso di capire cosa riuscirò a fare domani nel primo 200 dell’anno”.
Michael Norman (Stati Uniti, 200 metri): “Sono molto entusiasta di poter gareggiare a Roma, tutto sembra andare per il meglio dopo il 19.84 sui 200 e il 43.45 nei 400. So che il meteo sarà ottimo”.
Ramil Guliyev (Turchia, 200 metri): “Dopo il 19.99 sui 200 metri a Doha ho avuto qualche problema, ma ho recuperato. Con che tempo si vince domani? Se le condizioni meteo saranno buone si può scendere a 19.80, e forse anche più veloce. Domani avrò ragazzi forti contro i quali competere, e spero che ci divertiremo tutti insieme”.
Filippo Tortu (Italia, 200 metri): “Quale occasione migliore di Roma per tornare a correre i 200 metri? Sono molto legato al Golden Gala e ogni volta che partecipo trovo avversari sempre più forti. Sono certo che sarà un’atmosfera unica e conto i minuti per arrivare a domani. Sogno un grande risultato davanti al Presidente della Repubblica, per me è un onore da italiano, da atleta delle Fiamme Gialle e da sportivo. Oltre me e Gimbo Tamberi ci saranno tanti altri azzurri ed è una bella occasione per tutta l’atletica italiana di mettersi in luce. Questa è la gara col livello tecnico più alto che abbia mai affrontato nella mia carriera e voglio confrontarmi con i migliori al mondo: naturalmente il favorito è Lyles, ma anche Norman ha fatto risultati di livello mondiale e Guliyev è il campione iridato.
Dina Asher-Smith (Gran Bretagna, 100 metri): “Non mi aspettavo un risultato così buono (22.18, ndr) al meeting di Stoccolma, nella precedente tappa della Diamond League, soprattutto perché si correva in condizioni non ideali. È stato anche il mio miglior crono di sempre nella parte iniziale di stagione. Non vedo l’ora di scendere in pista a Roma, per la prima volta al Golden Gala. Sono già stata qui, in vacanza, e ho già visitato il Colosseo e la Fontana di Trevi. Per me che sono laureata in storia è stato davvero affascinante vedere la città, una delle mie preferite e un posto eccezionale per me”.
Marie-Josée Ta Lou (Costa d’Avorio, 100 metri): “Domani farò l’esordio stagionale all’aperto e sono contenta di essere qui, per la terza volta a Roma, dopo il secondo posto del 2017 sui 100 e la vittoria nei 200 della passata stagione. Sono curiosa di vedere cosa potrò fare e spero di essere veloce come l’anno scorso”.
Laura Muir (Gran Bretagna, 1500 metri): “A Roma c’è una bella atmosfera e un’ottima pista, sono già stata qui nel 2015 e attendo con entusiasmo di mettermi alla prova domani. Sicuramente troverò una gara molto competitiva, visto il valore delle atlete al via. Spero che sarà veloce, con più di un’atleta sotto i 4 minuti. Sono molto felice della mia stagione indoor, adesso andrò avanti gara per gara verso i Mondiali di Doha”.
Brittney Reese (Stati Uniti, salto in lungo): “Domani ci sarà un gran campo di avversarie, in pratica come una finale mondiale. Per me è il ritorno in Diamond League dopo tanto tempo, perché è dal 2017 che non frequento il massimo circuito, e sono davvero entusiasta. È stata dura guardare, ma l’anno scorso ho scelto di fare meno gare per staccare un po’, in vista di Mondiali e Olimpiadi. In questa stagione ho già fatto due salti sopra i 7 metri, anche se con troppo vento alle spalle, nell’ultima uscita che mi è servita per trovare il ritmo”.
Rai Benjamin (Stati Uniti, 400 ostacoli): “Voglio fare la mia gara, con il mio ritmo e con meno pressione rispetto all’esordio di Shanghai dove ho corso (in 47.80, ndr) a undici mesi dall’ultima volta. Dal punto di vista tecnico, ho visto che c’è qualcosa da migliorare, ad esempio sul nono ostacolo, ma è stata utile anche per questo. Non punto quindi necessariamente al record del meeting, il 47.48 di Abderrahman Samba della scorsa edizione. Ho la doppia cittadinanza, con i genitori originari di Antigua e Barbuda anche se io sono nato a New York, ma forse - scherza - sono anche un po’ italiano perché qui vedo il mio nome di battesimo scritto ovunque... È un bel momento per la specialità, ogni volta il livello della competizione si innalza e il record del mondo potrebbe cadere anche prima di Doha”.
Katerina Stefanidi (Grecia, salto con l’asta): “Qui ho già vinto due volte e spero che non ci sia due senza tre. A Roma mi sento quasi come a casa, c’è uno stadio meraviglioso e un pubblico eccezionale che in passato mi ha fatto un gran tifo, forse perché tra italiani e greci siamo vicini. Spero di spostare un po’ dell’entusiasmo dal salto in alto di Tamberi verso l’asta... Questa è una stagione particolare, con i Mondiali in autunno, ma la vittoria di Shanghai mi rende fiduciosa. Piuttosto che guardare ai risultati e alle avversarie del passato, preferisco confrontarmi con chi gareggia adesso, come il primato della Diamond League a 5,00 di Sandi Morris”.
Sandi Morris (Stati Uniti, salto con l’asta): “Il solo fatto di essere a Roma è fantastico. C’è un’atmosfera super e già entrare allo stadio dei Marmi per gli allenamenti è qualcosa di impressionante. Sarà una grande gara, con le avversarie ci stimoliamo a vicenda e non vedo l’ora. Possiamo fare 5 metri, ci sono tante atlete che possono arrivare a questa altezza, ma probabilmente non domani. Serve la condizione perfetta e il momento ideale dell’anno, che potrebbe essere ai Mondiali. A casa ho tre serpenti, purtroppo non posso portarli con me qui, ma senz’altro ho una passione speciale su cui concentrarmi, oltre alle gare”.
Gianmarco Tamberi (Italia, salto in alto) “Roma è una delle mie gare preferite, mi aspetto tanta gente allo stadio Olimpico. Gareggiare in Italia mi dà tanta spinta. Le aspettative come sempre sono alte, la condizione è buona e sono pronto. Domani il vero spettacolo saranno i tifosi in tribuna e sicuramente ci divertiremo insieme. Il viaggio a Shanghai e Nanchino l’ho evitato per uno ‘stupido’ problema al piede destro. Ho pensato che non sarebbe stata la migliore idea partire per la Cina e ho preferito rinviare l’esordio all’aperto al Golden Gala. Adesso mi sento ancora meglio della stagione indoor, e gli aspetti tecnici stanno migliorando giorno dopo giorno. Sono davvero vicino al salto che voglio. Non so se lo troverò già domani a Roma, oppure a Rabat la prossima settimana, o ancora a Opole il 23 giugno. Ma ci siamo quasi”.